Quasi tutte le cucine in commercio hanno il fusto in truciolato nobilitato con carta melamminica. Il truciolato viene anche detto "pannello in particelle legnose" ed è composto da trucioli di legno legati con colle di diverso tipo. A seconda del tipo di scaglie usate e soprattutto del collante si ottengono truciolati con caratteristiche diversissime. Usando resine melamminiche unite e colle ureiche si ottengono truciolati che hanno un'alta resistenza all'acqua, di solito questi truciolati sono colorati in verde o rosso e vengono classificati con la sigla P3. Il truciolato, se di buona qualità e se lavorato con macchinari adatti, è il materiale più idoneo per fare mobili. Purtroppo ci sono in commercio ditte che utilizzano truciolati di bassa qualità oppure li lavorano con macchinari a bassa tecnologia ottenendo mobili che costano poco e durano ancora meno. Il truciolato è comunque inadatto ad essere lavorato dai normali laboratori artigiani di falegnameria poiché i macchinari e la tecnologia necessaria per lavorare il truciolato sono molto costosi e quindi non alla loro portata. Per realizzare una cucina di medie dimensioni, la differenza di costo tra usare un buon truciolato oppure un multistrato o un listellare non supera i 500 euro. Le fabbriche di cucine di alto livello qualitativo, utilizzano i migliori materiali esistenti in commercio senza badare ai costi, tali ditte realizzano quasi esclusivamente strutture in truciolato; questa è la più evidente dimostrazione che il truciolato di buona qualità è il più affidabile dei materiali per fare mobili.
Spessore, compattezza e taglio
Il truciolato deve avere innanzitutto un adeguato spessore, 18 mm è lo spessore giusto per fiancate e ripiani. Deve essere compatto e deve essere tagliato con macchinari affilatissimi ad alta tecnologia che restituiscano un bordo compatto.
Bordi
E' indispensabile che i bordi siano ben protetti e per questo sono necessari adeguati macchinari per applicare i bordi con una colla che in genere deve essere portata a 60 gradi di temperatura per incollare. Devono essere poi applicate adeguate protezioni accanto alla lavastoviglie o alla cappa per evitare che con l'uso la colla dei bordi raggiunga i 60 gradi scollandosi. Valcucine è l'unica ditta che borda i propri mobili con bordi in alluminio applicati con colla termofondente a 90 gradi di temperatura e quindi non si scollano più.
Viti
Le viti non si possono applicare direttamente sul truciolato, sono necessari speciali macchinari robotizzati che eseguono con precisione assoluta le forature dove poi applicano dei speciali tasselli e viti troncoconiche. Questa è la principale ragione che rende inutilizzabile il truciolato ai normali falegnami che utilizzano in genere il multistrato per avere una tenuta sufficiente ma non ottima, infatti anche sul multistrato andrebbero messe le viti con macchinari industriali come per il truciolato.
Acqua
L'acqua scioglie le colle dei truciolati di bassa qualità che si rigonfiano deformandosi, allo stesso modo l'acqua scioglie l'analoga colla che tiene insieme le sfoglie del multistrato o i masselli del listellare o il medium density e persino il legno massiccio si rovina con l'acqua. La soluzione sta quindi nell'utilizzo di truciolati di qualità elevata realizzati con colle non idrosolubili, applicazione di bordi resistenti con macchinari ad alta tecnologia, scrupolosa progettazione degli elementi della cucina da parte del costruttore per prevenire l'insinuarsi dell'acqua dentro il materiale specialmente sotto il lavello e nello scolapiatti, attenta progettazione da parte del rivenditore che deve per esempio evitare i tagli dei top vicino alla zona lavaggio.
|
Cucina con struttura in truciolare melaminato
Cucina in melaminico
Confronto tra truciolare e multistrato
Truciolare nobilitato
Cucina in laminato
Pannello in truciolare classe E1
Cucina di truciolare nobilitato
|