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Il problema delle coperture delle piscine è molto sentito tant'è che esistono molti brevetti e sistemi tra loro diversi che risolvono il problema. Tra questi il più fantastico è quello che consiste nel dotare la piscina di un pavimento mobile: viene adagiato sul fondo piscina un secondo pavimento che, a comando, si solleva e si porta a filo esterno della piscina mentre l'acqua rimane in piscina passando sotto il pavimento mobile.
Questa soluzione ha numerosi vantaggi, tra questi ricordiamo:
Modulazione profondità: consente di fermare il pavimento a mezza altezza per far usare la piscina in tranquillità a bambini o persone che non sanno nuotare oppure per attività terapeutico-riabilitative, aquagym oppure a tutta profondità per tuffi, nuoto ecc. Sicurezza: lo spazio piscina può essere trasformato in un pavimento calpestabile evitando la caduta accidentale in vasca di persone o animali.
Riduzione tempo per la pulizia: con la piscina chiusa si evita la caduta in vasca di fogliame ed altri oggetti con notevole risparmio di tempo per la loro rimozione. Risparmio in prodotti chimici: nei periodi di non utilizzo, tenere la piscina chiusa, evita che questa sia esposta al sole fermando la funzione clorofilliana che farebbe proliferare le alghe; si riduce quindi notevolmente la quantità di prodotti chimici necessaria per mantenere l'acqua pulita. Risparmio energetico: chiudere la piscina nelle ore notturne evita la dispersione di calore notturno, riducendo i costi per il riscaldamento. Allungamento periodi di balneazione: chiudendo la piscina nelle ore notturne e nei giorni di maltempo, sarà possibile usare la piscina anche nelle prime ore mattutine e allungarne il suo utilizzo a fine estate. Recuperare ad altri usi lo spazio piscina: portare il pavimento piscina a filo giardino, permette, all'occorrenza, di poter dedicare tale spazio ad altri usi, per esempio organizzare una cena all'aperto, fare una festa da ballo, parcheggiarvi le macchine ecc. Questa possibilità è particolarmente utile per le piscine interne; la presenza di una piscina in un locale interno, assorbe di solito gran parte dello spazio disponibile e questo può essere motivo di rinuncia alla piscina, Il pavimento sollevabile apre le porte a scenari inediti.
Questi sistemi sono in commercio già da alcuni anni, purtroppo però a costi molto elevati e prestazioni basse.
Di recente è stato immesso sul mercato un nuovissimo brevetto Italiano che affronta e risolve il problema con un metodo inedito e consente prestazioni molto più elevate e costi molto più contenuti.
Per maggiori informazioni, I principali sistemi in uso sono: 1) sistema " flying floor "
Nonostante il nome (letteralmente "pavimento volante"), si tratta di un brevetto tutto italiano. Ideato e brevettato solo qualche mese fa, questo nuovo sistema di sollevamento è ad aria compressa, vi sono degli stabilizzatori perimetrali attivabili automaticamente e degli stabilizzatori centrali attivabili solo manualmente.
Note positive: nessun limite alla dimensione, alla forma ed alla portata del pavimento sollevabile, nessun uso di elettricità in piscina, movimentazione in totale sicurezza, possibilità di svuotare la piscina con pavimento a filo giardino e sottoposto a carichi, nessun intralcio ai robot di pulizia con piano in fase di galleggiamento, possibilità di realizzazione gradini, compatibilità del sistema anche con piscine prefabbricate, perimetro del pavimento dotato di sistema sigillante per impedire allo sporco di penetrare in piscina.
Note negative: gestione automatica del sollevamento e degli stabilizzatori perimetrali, ma gestione solo manuale degli stabilizzatori centrali (se necessari), limiti per dislivelli del fondale.
Gli stabilizzatori centrali servono solo per piscine grandi o per situazione in cui si prevede di sottoporre il piano sollevato a carichi importanti come per esempio parcheggio auto ecc.
Agli stabilizzatori centrali è affidato il compito di sostenere il pavimento e i carichi su esso appoggiati, la loro attivazione manuale è garanzia del loro sicuro funzionamento.
Se si possiede una bella barca, per uscire dal porto, non basta premere un pulsante su un telecomando, è necessario che qualcuno si occupi di ritirare la scaletta, mollare gli ormeggi, disincagliate l'ancora ecc.
Analogamente, se vogliamo sollevare il fondale di una grande piscina, portarlo a livello giardino e poterlo addirittura adibire a parcheggio auto, non possiamo pensare di fare tutto questo solo premendo un pulsante ma dobbiamo essere disposti ad effettuare qualche operazione manuale che ci garantisca in cambio la assoluta affidabilità e sicurezza del sistema. 2) sistema con piano galleggiante:
Questo sistema consiste nell'ancorare al fondo piscina un secondo fondale più leggero dell'acqua utilizzando cavi di acciaio. Rilasciando i cavi, il pavimento sale all' altezza desiderata.
Note positive: possono essere realizzati piani molto grandi, gestione del sollevamento con pulsanti.
Note negative:il motore impiegato deve essere molto potente, la portata del pavimento sollevabile è molto limitata, seri problemi per la pulizia perché i cavi d'acciaio intralciano i robot per la pulizia del fondo, non può essere tolta l'acqua dalla piscina mantenendo il piano sollevato, lo spessore del piano sollevabile è molto elevato ( circa 60 cm ) e tende ad incastrarsi alle pareti perimetrali della piscina durante il movimento, non sono possibili sistemi di stabilizzazione perimetrale e sistemi di chiusura perimetrali. 3) sistema con motori posti a bordo piscina:
Con questo sistema il pavimento viene tirato su da potenti motori che agiscono sul perimetro del pavimento.
Note positive: gestione del sollevamento con pulsanti.
Note negative: la struttura del pavimento è molto pesante dovendo sostenere un solaio a campata unica, la sua portata è molto bassa, la dimensione della piscina non può essere molto grande, la piscina deve essere solo in muratura, problemi per la sincronizzazione dei movimenti dei motori perimetrali. 4) sistema con cavi acciaio ancorati a bordo piscina:
Il sistema prevede il fissaggio di robusti cavi d'acciaio al bordo piscina, tali cavi sono poi raccolti e tirati sulla facciata inferiore della piscina per permetterne il sollevamento.
Note positive: gestione del sollevamento con pulsanti.
Note negative: la struttura del pavimento è molto pesante dovendo sostenere un solaio a campata unica, la sua portata è molto bassa, la dimensione della piscina non può essere molto grande, la piscina deve essere solo in muratura, problemi di rottura del pistone oleodinamico posto sotto il piano sollevabile. 5) sistema di cavalletti o pistoni fissi in piscina:
Questi sistemi di sollevamento utilizzano uno o più cavalletti o forbici o pistoni azionati da motori sommersi.
Note positive: gestione del sollevamento con pulsanti, possibilità di sollevare piani piscina di medie dimensioni e sostenere pesi di mediocre entità.
Note negative: il numero utilizzato di cavalletti o pistoni è basso, quindi le campate di solaio sostenute devono essere grandi e la struttura del pavimento risulta essere pesante e la sua portata non molto alta, problemi per la sincronizzazione dei movimenti dei pistoni o cavalletti, seri problemi per la pulizia perché i pistoni o cavalletti intralciano i robot per la pulizia del fondo. 6) sistema sollevamento francese con utilizzo di aria:
Il sistema prevede di iniettare aria sotto alcuni contenitori inferiormente aperti e posti sotto la faccia inferiore del piano sollevabile, il sistema è abbinato ad un sistema di cavalletti posti in piscina che si estendono durante il sollevamento, il pavimento piscina nella sua risalita assume una posizione fortemente inclinata per poi raddrizzarsi.
Note positive: gestione del sollevamento con pulsanti.
Note negative: dimensione piscina limitata, portata limitata, problemi di rottura dei cavalletti, seri problemi per la pulizia perché i cavalletti intralciano i robot per la pulizia del fondo, forma della piscina solo rettangolare, nessuna possibilità di integrare gradini, non è possibile fermare il piano ad una altezza intermedia.
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