Il marmo retroilluminato è di sicuro una soluzione di grande effetto molto apprezzata da architetti , designers e arredatori. La retroilluminazione si può ottenere applicando sul retro del pannello di marmo, una fonte luminosa che in virtù della traslucenza intrinseca di alcuni marmi, produce degli effetti scenici valorizzando e impreziosendo l’ambiente in cui sono inseriti.
Non tutti i marmi però si prestano ad essere retroilluminati e inoltre non è certo così semplice retroilluminare una lastra di marmo: ci sono degli aspetti puramente tecnici che solo una notevole esperienza e un’ampia conoscienza dei materiali, permette di superare.
Tra le varie problematiche da considerare quelle di maggiore importanza sono:
•    Materiali selezionati poco traslucenti
•    Scarso spazio posteriore per alloggiare l’illuminazione
•    Omogeneità dell’illuminazione
•    Dimensioni delle lastre
•    Sistemi di ancoraggio delle lastre che creano “aloni”
E’ evidente che la soluzione progettuale va studiata in funzione del risultato che si intende ottenere.
È dunque possibile rendere traslucenti, quasi tutti i materiali con la riduzione degli spessori: i pannelli possono essere molto sottili anche fino a 20/25 mm di spessore.
Se si utilizzano i led come fonte luminosa, è possibile con tecniche specifiche, creare un’ottima omogeneità di illuminazione, e, se si utilizza il vetro stratificato e o temperato quale supporto piuttosto che la resina epossidica, è possibile realizzare lastre di marmo di grandi dimensione riducendo il rischio di rottura. Creando appositamente i pannelli led, sarà infine possibile rendere i sistemi di ancoraggio solidali ai pannelli led che rimarranno perciò del tutto invisibili evitando la formazione di antiestetici aloni.
L'utilizzo del marmo retroilluminato è molteplice, sia per uso residenziale che pubblico. E' possibile realizzare delle splendide pareti verticali ma anche dei pavimenti preziosi, tavoli unici e persino complementi di arredo o ante.